Sulla strada con Fern: un road trip allegorico - Francesca Ronzoni

“Nomadland”, pellicola pubblicata dalla regista cinese Chloé Zhao il 19 febbraio 2021, guida lo spettatore all’insegna del imperituro e introspettivo viaggio di Fern verso la piena consapevolezza delle proprie scelte. Ciò che per l’esterno può giungere come simbolo di precarietà, per chi lo vive, invece, può essere indice di serenità. È proprio così che bisogna interpretare il viaggio di Fern, protagonista di “Nomadland”, che intraprende una vita nomade, per appagare il vuoto causato dalla perdita del lavoro e del marito, con lo scopo di ritrovare la propria stabilità interiore in una vita priva di radici. La protagonista infatti afferma: “Non sono una senza tetto, sono senza casa. Non è la stessa cosa, giusto?” Tale frase è solo uno dei tanti simboli che spiccano per delineare la soggettività della scelta di Fern e dei suoi compagni nomadi che tramite la creazione di comunità fortemente coese, riescono a dare un senso alla loro vita. Il tutto è rappresentato da un realismo reso possibile non solo dalla recitazione drammatica e naturale del cast, ma anche dall’adozione di veri e propri nomadi che interpretano i vari compagni della protagonista. Anche la scelta dei luoghi naturalistici in cui è ambientato il film è relazionata al suo significato, dando anche un tocco verista. Il film è un’allegoria del viaggio interiore che compie Fern verso la massima comprensione delle sue azioni. Infatti, nonostante sia conscia della sua scelta, ha una frammentarietà interiore che viene espressa anche tramite la rapidità adottata nei cambi di inquadratura. Questa sensazione di vuoto e di infelicità scemerà verso il finale, in cui visita per l’ultima volta i fantasmi del suo passato per lasciarli finalmente alle sue spalle. Il finale è aperto, ma sicuramente Fern ha capito il senso del suo perpetuo viaggio: un personale senso di libertà.

Nomadland movie poster with person holding lantern at sunset, open field background.
Poster for "Terra e Libertà" by Ken Loach featuring a group of five people holding rifles in a sepia-toned photograph, with a silhouette of a soldier holding a flag above the film title.