IDEALE E REALE, una storia di speranza, resistenza e rivoluzione - Chiara Marinari

Terra e libertà, film storico/narrativo di Ken Loach, ambientato durante la guerra civile spagnola (1936-1939), racconta la storia di David Carr, un comunista inglese che, spinto dal fervente movimento di lotta che si sta diffondendo nella penisola iberica, decide di partire per unirsi alla Resistenza. La sua scelta, dettata dall’entusiasmo, lo proietta in una realtà per lui del tutto sconosciuta: un’inaspettata storia d’amore, le forti tensioni tra i vari gruppi politici interni alla Resistenza e la consapevolezza che non tutto è come sembra, che esiste un grande abisso tra l’ideale e la realtà. Il film invita a riflettere non solo sulla dimensione sociale del conflitto, ma anche sulle scelte morali che ogni individuo deve affrontare nei momenti di lotta. Come nel caso del protagonista, che si trova a confrontarsi con la difficoltà di mantenere intatti i suoi ideali mentre osserva la corruzione che si insinua tra le fila della Resistenza. Nel corso della guerra, David entra in contatto con diverse persone, tra le quali Blanca, un'anarchica con cui intreccia una relazione, messa a dura prova dalla brutalità del conflitto e dalla decisione di lui di cambiare unità di combattimento. Questa scelta, apparentemente pragmatica, si rivela presto un'illusione: David comprende che il nemico non è solo Franco e i suoi sostenitori, ma anche le profonde divisioni interne alla Resistenza. Il suo percorso mette in luce le contraddizioni del fronte antifascista, soprattutto quando si scontra con l'ipocrisia dei vari gruppi politici. Disilluso e sconfortato, fa ritorno alla milizia anarchica, unita dall'ideale di una società basata sull'uguaglianza, ma poco dopo il gruppo viene sciolto dagli stessi 'compagni'. Uno degli aspetti più interessanti di Terra e libertà è la sua riflessione sulla complessità dell'anarchismo e sul conflitto tra diverse correnti politiche. Le divergenze tra anarchici, comunisti e socialisti non sono presentate come semplici contrasti ideologici, ma come ostacoli concreti alla costruzione di una rivoluzione. La guerra civile spagnola non fu un conflitto convenzionale, bensì una serie di scontri tra fazioni che, invece di unirsi contro Franco, finirono per logorarsi a vicenda. Loach mostra come le interferenze esterne, in particolare quelle dello stalinismo, abbiano contribuito a frammentare la resistenza antifascista, spianando così la strada alla vittoria del regime. Il talento del regista emerge nella sua capacità di concentrarsi sulle esperienze personali dei militanti, raccontandone le storie ed evidenziandone l'umanità. Le scene di battaglia, seppur presenti, non costituiscono il cuore del film: a dominare sono le accese discussioni tra i combattenti, come quella sulla collettivizzazione delle terre, in cui si dibatte del futuro della Spagna e del significato stesso della rivoluzione. Il film costruisce un equilibrio perfetto tra amore e conflitto, disperazione e speranza. La relazione tra David e Blanca, intensa e appassionata, incarna il lato più intimo della guerra: un sentimento che, come la rivoluzione, è minacciato dalle divisioni interne e dalla brutalità della realtà. Terra e libertà lascia un senso di vuoto, ma anche un profondo spirito di resistenza. La guerra è perduta, ma resta la speranza che la lotta per un mondo migliore non sia stata vana, sopravvivendo nel cuore di chi ha combattuto. Loach chiude il film con un richiamo al presente, suggerendo che la lezione della guerra civile spagnola non appartiene solo al passato: il rischio di un'apatia diffusa e della frammentazione delle lotte rappresenta un monito attuale. La storia di David non è solo quella di un uomo, ma di un'intera umanità che, nonostante le sconfitte, continua a credere nella libertà. Come nel caso di Kim, la nipote di David, che nel 1994, tornando sui ricordi del nonno, apprende una lezione vivida, dolorosa e rinvigorente sul valore della lotta per la libertà. La scena finale, in cui legge una poesia di William Morris sulla tomba del nonno e solleva il fazzoletto rosso in segno di saluto, non è solo un atto di memoria, ma anche una rivendicazione della continuità di questa lotta.

Nomadland movie poster with person holding lantern at sunset, open field background.
Poster for "Terra e Libertà" by Ken Loach featuring a group of five people holding rifles in a sepia-toned photograph, with a silhouette of a soldier holding a flag above the film title.