Libertà, giustizia e rivoluzione - Francesca Ronzoni
"Terra e libertà" (1995) di Ken Loach è un film che, tramite il racconto della guerra civile spagnola causata dalla dittatura del caudillo Francisco Franco, si inserisce in una riflessione sulla libertà, sulla giustizia e sull’indole rivoluzionaria. La narrazione si sviluppa attorno a David, un giovane inglese che si unisce agli anarchici spagnoli per combattere il fascismo. Il suo percorso, così come quello di molti altri protagonisti, è un viaggio attraverso le contraddizioni dell’idealismo rivoluzionario di fronte alla dura realtà della guerra e alla frattura tra le varie fazioni, anche quelle che possiedono lo stesso ideale. Il cuore del film risiede nell’analisi della libertà. La lotta per "terra e libertà" diventa simbolo di una visione radicale, dove la libertà non è solo quella dall’oppressione fascista, ma anche dalla logica del potere che permea in ogni struttura sociale. Le milizie, infatti, non combattono solo contro Franco, ma contro ogni forma di autorità, inclusa quella dei partiti comunisti che, seppur antifascisti, si rivelano spesso autoritari e disillusi. Loach ci mostra come la lotta per un bene comune, quale la libertà, basata sulla cooperazione possa essere sopraffatta dalla realtà della politica e compromessa dalla sete di potere, che prevalgono sull’ideale collettivo. Nel contesto di questo conflitto, il film esplora anche la nozione di solidarietà internazionale. La guerra civile spagnola, come simbolo della lotta contro il fascismo, attira l’attenzione e la partecipazione di molti giovani da tutto il mondo. Tuttavia, la solidarietà si rivela ambiguamente complessa, poiché le divisioni ideologiche tra i vari gruppi politici, che dovrebbero essere uniti contro il fascismo, emergono con forza. La guerra, quindi, non è solo uno scontro contro un nemico esterno, ma anche una guerra interna, fatta di tensioni politiche e di tensioni interiori del singolo che decide se schierarsi per una libertà universale scendendo a compromessi o perseverare nel proprio obiettivo cadendo spesso nella trappola del “potere”. In conclusione questa pellicola è una riflessione sui conflitti interiori dell’uomo che è tentato dal dominio; è un inno alla libertà comune, a lottare per un giusto scopo indipendentemente dalla nostra relazione con quest’ultimo.