¡No pasarán! - Virginia Amatiello

“Terra e libertà”, realizzato dal regista Ken Loach intorno al 1995, è un film che ritrae alcuni eventi della Guerra Civile Spagnola avvenuta tra il 1936 1939. Il protagonista è David Carr, un giovane comunista di origine inglese che intorno al 1936 si reca in Spagna per successivamente unirsi al POUM, ovvero il Partito Operaio di Unificazione Marxista, impegnato nella resistenza contro Francisco Franco, dittatore spagnolo dal 1939 al 1975. La narrazione in particolare si sviluppa per mezzo di un lungo flashback, che inizia dal ritrovamento di lettere e documenti del passato da parte della nipote a seguito della morte di David. Nel pleonastico stato confusionario della guerra, i gruppi organizzati della resistenza si scontrano tra loro in dibattiti ideologici che dilaniano la sinistra repubblicana, culminando nel tragico scontro interno tra comunisti filo-sovietici e anarchici o socialisti rivoluzionari. Con il susseguirsi degli eventi, David si innamora di Blanca, una giovane donna spagnola anche lei impegnata nella resistenza all’interno del POUM. Il loro rapporto, motore per la storia, si interrompe definitivamente nel momento in cui la resistenza del POUM si rivela fallimentare. Loach ha la capacità e l’intento di palesare ed esplorare la diversità delle ideologie durante la Guerra Civile Spagnola. Il film non ha la pretesa di mostrare un'immagine idealizzata degli antifascisti ma rivela anche le sfide interne alla causa repubblicana. In particolare l’anarchismo, una delle forze più significative, con la sua vocazione tensione all’autogestione, mira alla collettivizzazione della terra e alle forme di organizzazione non gerarchiche. La stessa Blanca, essendo anarchica, sostiene la necessità di un cambiamento radicale nella società. Tuttavia, la lotta anarchica viene spesso contrastata da altre fazioni, tra cui i comunisti, che promuovono una visione di una società socialista più tradizionale e che cercano di stabilire un controllo più centralizzato. Le tensioni tra questi due gruppi diventano evidenti nel film, con la critica di Loach alla mancanza di unità tra le forze progressiste, come quando nel film i comunisti rifiutano di dare armi al POUM, anche a costo di far acquistare terreno alle truppe franchiste, causando un indebolimento della causa comune. David, in quanto giovane inglese, diventa un simbolo di solidarietà internazionale di speranza che la lotta contro il fascismo possa essere vinta attraverso l'unità delle forze della sinistra. Tuttavia, la delusione che emerge dal film è che le divisioni interne e le contraddizioni ideologiche hanno portato alla sconfitta della Repubblica Spagnola e, di conseguenza, alla vittoria del fascismo e l’imminente dittatura di Franco. Ken Loach, noto per la sua sincera critica sociale e realista sullo schermo, impone una chiave di lettura che mostra non solo disprezzo per le truppe franchiste ma ritiene importante dare spazio alla sconfitta interna di partiti non capaci di cooperare per l’obbiettivo unico. Il regista si concentra sulle quotidiane esperienze dei suoi personaggi, che diventano specchio della lotta. Il film è segnato da un linguaggio visivo sobrio, che tende a mostrare l'umanità dei combattenti, a rivelare la loro determinazione ma anche le frustrazioni provate a causa dei loro stessi errori. Il film è una riflessione sulle contraddizioni della lotta politica e sulla disillusione che ne può derivare, sull'importanza di un cambiamento che sia effettivamente radicale. "Terra e Libertà" ci fa pensare non solo alla Guerra Civile Spagnola, ma anche alle sfide politiche attuali.

Nomadland movie poster with person holding lantern at sunset, open field background.
Poster for "Terra e Libertà" by Ken Loach featuring a group of five people holding rifles in a sepia-toned photograph, with a silhouette of a soldier holding a flag above the film title.